Sì, diamo pure qualche numero:
L’82% delle bottiglie di acqua sul mercato attualmente è in PET, che naturalmente necessita di utilizzare il petrolio per la sua produzione.
Circa l’80% delle bottiglie viaggia, in alcuni casi viene infatti esportata fuori dall’Italia, su un tir che trasporta l’acqua e torna indietro e che emette circa 1 tonnellata di CO2 per ogni viaggio, oltre al traffico che genera.
E poi c’è l’enorme problema dello smaltimento: non tutta la plastica viene smaltita, in parte viene erroneamente buttata nell’indifferenziata e a volte viene dispersa nell’ambiente: ogni giorno oltre 700 tonnellate di rifiuti plastici finiscono nel Mediterraneo. A livello mondiale tutta la plastica finita negli oceani ha generato le tristemente famose isole di plastica.
Per quanto riguarda la sicurezza in fatto di
purezza dell’acqua che beviamo invece forse non tutti sanno che, per nostra fortuna, esiste un decreto specifico che vieta che le confezioni di plastica siano esposte al sole con multe fino a 1500 euro. Ma, quante volte è capitato a tutti noi di vedere bancali con bottiglie fuori dai supermercati o trasportati su camion aperti? I contenitori di PET, ovvero la plastica utilizzata per le bottiglie, se stressati termicamente, rilasciano delle sostanze che vanno a modificare la composizione. Sappiamo ancora cosa beviamo??
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